venerdì, novembre 21, 2008
Anniversario della nascita di Magritte.
Tasportato da Google, dedico un post ad uno dei miei artisti preferiti: Renè Magritte. Spesso prendo spunto e mi lascio ispirare da altri artisti. Non parlo di stile o di tecnica, parlo di pittura concettuale. Così come Salvador Dalì, Magritte con la perfezione di un moderno scanner riproduce figure, ambienti e oggetti del tutto decontestualizzati dalla loro natura. Contorce la realtà. Veniva detto "il sabotatore" per la sua capacità di insinuare dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso. Un sasso sospeso nel cielo come fosse pieno d'aria era una reinterpretazione. stravolgeva teorie aggiungendo particolari insoliti come un paio di scarpe che si tramutano nelle dita di un piede o un paesaggio simultaneamente nella parte inferiore notturno e in quella superiore diurno, ricorrendo a tonalità fredde, ambigue quasi a voler dipingere un sogno.
Amo Magritte perchè guarda la realtà con gli occhi di un bambino ed è questo modo di guardare che colma la distanza che separa la realtà dalla sua interpretazione e poi rappresentazione.
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